In questo periodo (novembre-dicembre) va fatto il trattamento invernale fondamentale conto la varroa.

Per chiarirne l’importanza va fatta una breve premessa:

– la varroa succhia l’emolinfa dell’ape indebolendola ma, soprattutto, spostandosi da un’ape all’altra diventa veicolo di malattie rinvigorendo patologie una volta sconosciute o comunque irrilevanti

– il ciclo biologico della varroa si compie quasi tutto dentro la cella dell’ape, ben protetto dall’opercolo. Alla schiusa la varroa esce, assieme all’ape, già adulta e fecondata

– in ogni ciclo di covata la popolazione di varroa può quasi raddoppiare, tanto da aumentare fino a 60 volte in un anno e portare al collasso della famiglia

– l’acido ossalico molto efficace contro le varroe adulte, non è di alcuna efficacia contro la varroa nascosta dentro gli opercoli, quindi in presenza di covata l’efficacia è solo del 20/25%

– l’acido ossalico in assenza di covata è in assoluto uno dei migliori prodotti per la lotta contro la varroa, con una efficacia del 95 – 100%

Cosa fare per combattere la varroa:

La lotta contro la varroa va fatta tutto l’anno tenendo il più basso possibile il numero delle varroe con trattamenti di sfoltimento.

All’inizio dell’inverno si approfitta del blocco naturale della covata o almeno della sua naturale riduzione per effettuare il trattamento “di pulizia” con l’Acido Ossalico.

Bisogna essere sicuri che non vi sia presenza di covata al momento del trattamento e nel caso, se ce n’è poca, va eliminata disopercolandola con una forchetta.

E’ importante lasciare il minor numero possibile di varroe nell’alveare per evitare problemi l’anno successivo.

Approfittando della visita per il trattamento è opportuno ricordare che il glomere delle api si appoggia nella parte alta e piu “calda” dell’alveare, il coprifavo, che va opportunamente isolato con carta, polistirolo o altro.

Assicuriamoci infine che le nostre api possiedano sufficienti scorte per passare l’inverno: durante questo periodo le api hanno bisogno di avere scorte di zuccheri facilmente disponibili. Le api impegnate a mantenere la temperatura del centro del golmere non riescono a fare grandi spostamenti per consumare le scorte di miele: il posizionamento di un pacchetto di Candipolline sopra il glomere è una buona assicurazione per non trovarsi brutte sorprese in primavera.

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